Nel settore immobiliare, conoscere la differenza tra servitù e diritto di passaggio è essenziale per gestire correttamente una proprietà.
Sebbene entrambi i termini riguardino l’uso di beni immobili altrui, essi hanno caratteristiche legali e pratiche diverse. In questa guida dettagliata, scoprirai cosa sono le servitù e i diritti di passaggio, quali sono le principali differenze e come questi possono influenzare il valore di un immobile.
Cosa sono le servitù immobiliari?
Le servitù immobiliari sono diritti reali di godimento che gravano su una proprietà (il fondo servente) a beneficio di un’altra proprietà (il fondo dominante). Si tratta di vincoli permanenti, che persistono indipendentemente dal cambio di proprietà degli immobili coinvolti.
Esempi di servitù comuni:
- Passaggio pedonale o carrabile: diritto di transito su un terreno altrui.
- Veduta: possibilità di aprire finestre o balconi che affacciano su una proprietà confinante.
- Scarico: autorizzazione a installare impianti o tubazioni su un fondo vicino.
Le servitù possono essere:
- Volontarie: create attraverso un accordo scritto tra le parti.
- Coattive: imposte dalla legge per garantire necessità come l’accesso alla strada pubblica.
- Acquisite per usucapione: derivano da un utilizzo continuativo e non contestato per almeno 20 anni.
- Derivate dal “padre di famiglia”: determinate dalla configurazione originaria delle proprietà.
Nota: Le servitù si trasferiscono con la proprietà dell’immobile e sono regolate in dettaglio dal Codice Civile italiano.
Cos’è il diritto di passaggio?
Il diritto di passaggio è un’autorizzazione concessa a una persona specifica per attraversare una proprietà altrui. A differenza della servitù, il diritto di passaggio non è legato all’immobile, ma alla persona che ne beneficia.
Esempi pratici di diritto di passaggio:
- Concessione a un vicino per accedere al proprio garage attraverso una strada privata.
- Permesso temporaneo per attraversare un terreno durante lavori edili.
Questo diritto è temporaneo e può essere limitato o revocato in base agli accordi privati stipulati tra le parti.
Differenze principali tra servitù e diritto di passaggio
Per evitare confusione tra servitù e diritto di passaggio, è importante capire le differenze fondamentali:
| Caratteristica | Servitù | Diritto di Passaggio |
|---|---|---|
| Durata | Permanente, salvo estinzione per legge o accordo. | Temporaneo e revocabile. |
| Legame con l’immobile | Legata agli immobili; trasferibile ai nuovi proprietari. | Personale, non legato all’immobile. |
| Creazione | Tramite contratto, usucapione, testamento o sentenza. | Concesso tramite un accordo privato. |
| Estinzione | Per prescrizione, confusione o cessata utilità. | Alla scadenza del termine concordato o per revoca. |
| Disciplina | Dettagliata dal Codice Civile, con obbligo di registrazione. | Basata su accordi informali o contratti. |
Domande frequenti su servitù e diritto di passaggio
1. Cosa si intende per servitù in diritto immobiliare?
La servitù è un vincolo permanente tra due immobili, che garantisce al proprietario del fondo dominante di usufruire di una parte del fondo servente. Ad esempio, la servitù di passaggio consente di attraversare un terreno per raggiungere la propria abitazione. La servitù è legata all’immobile e viene trasferita automaticamente ai nuovi proprietari in caso di vendita.
2. Quali sono i diritti di passaggio più comuni?
I diritti di passaggio più comuni includono:
- Accesso a un garage o a una strada privata.
- Permessi temporanei per lavori di costruzione o manutenzione.
- Attraversamento di un fondo per esigenze agricole o di trasporto.
A differenza delle servitù, questi diritti sono personali e spesso limitati nel tempo.
3. Come si può revocare un diritto di passaggio?
Un diritto di passaggio può essere revocato se:
- È scaduto il termine concordato.
- Vengono meno le esigenze per cui era stato concesso.
- L’accordo tra le parti prevede esplicitamente la possibilità di revoca.
È importante redigere accordi chiari e formali per evitare controversie legali.
Implicazioni per il mercato immobiliare
Conoscere la differenza tra servitù e diritto di passaggio è cruciale per chiunque intenda acquistare, vendere o gestire una proprietà:
- Servitù: Possono influenzare negativamente il valore di un immobile, soprattutto se limitano l’uso esclusivo del fondo servente.
- Diritto di passaggio: Rappresenta una soluzione più flessibile, ma temporanea, per esigenze specifiche.
Ad esempio, un immobile con una servitù di passaggio potrebbe risultare meno appetibile per i potenziali acquirenti, mentre un diritto di passaggio temporaneo offre maggiore libertà di gestione.







