Nel contesto condominiale, la manutenzione rappresenta una parte fondamentale della gestione dell’edificio. Essa si suddivide in due categorie principali: manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria. La distinzione tra le due è cruciale, poiché le modalità di approvazione delle spese e le responsabilità dei condomini variano a seconda della tipologia di intervento.
Manutenzione ordinaria
La manutenzione ordinaria comprende tutti gli interventi necessari per mantenere in efficienza le parti comuni dell’edificio e per risolvere piccoli problemi che non alterano la struttura o le funzionalità principali dell’edificio. Gli interventi di manutenzione ordinaria vengono effettuati regolarmente, senza la necessità di approvazioni particolari da parte dell’assemblea, in quanto fanno parte della gestione quotidiana del condominio.
Esempi di manutenzione ordinaria includono:
• La pulizia delle aree comuni (scale, cortili, giardini)
• Il giardinaggio nelle aree verdi
• La manutenzione delle segnaletiche (cartelli, luci di emergenza)
• La riparazione dei piccoli guasti (lampadine bruciate, ripristino di serrature)
• La manutenzione e l’aggiornamento dei sistemi di allarme e videosorveglianza
Manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinaria riguarda quegli interventi che vanno oltre la normale cura e manutenzione delle parti comuni. Questi lavori sono necessari per riparare danni significativi, ristrutturare o migliorare determinate aree dell’edificio, e spesso richiedono l’approvazione da parte dell’assemblea condominiale.
La manutenzione straordinaria può includere:
• La ristrutturazione delle facciate
• Il rifacimento del tetto
• La sostituzione degli impianti comuni (elettrico, idraulico, riscaldamento)
• Il miglioramento dell’efficienza energetica (installazione di pannelli solari, isolamento termico)
• La sostituzione o miglioramento dell’ascensore
Chi è responsabile della manutenzione del condominio?
La responsabilità della manutenzione del condominio ricade principalmente sull’assemblea condominiale e sull’amministratore. Tuttavia, in base alla natura dei lavori, alcune responsabilità possono ricadere anche sui singoli condomini.
L’amministratore di condominio
L’amministratore è incaricato di occuparsi della manutenzione ordinaria delle parti comuni e di eseguire tutti gli interventi che non richiedono una decisione dell’assemblea condominiale. È anche il responsabile di garantire che le spese per la manutenzione ordinaria siano ripartite correttamente tra i condomini.
Inoltre, l’amministratore è tenuto a supervisionare la manutenzione straordinaria che, di solito, necessita dell’approvazione dell’assemblea. In caso di emergenze, l’amministratore ha il potere di prendere decisioni in autonomia per evitare danni maggiori all’edificio e ai condomini, ma sempre nel rispetto delle normative.
L’assemblea condominiale
L’assemblea condominiale è il principale organo decisionale per la manutenzione straordinaria. I condomini si riuniscono per deliberare su interventi che comportano spese significative, come la ristrutturazione di una facciata o il rifacimento di un impianto comune.
Le decisioni in merito alla manutenzione straordinaria devono essere approvate con il voto della maggioranza dei condomini, ma per alcune opere è necessaria una maggioranza qualificata (ad esempio, per lavori che comportano una modifica sostanziale dell’edificio).
Inoltre, l’assemblea è competente per definire le modalità di ripartizione delle spese per i lavori straordinari e per garantire che le risorse siano gestite in modo equo.
Come vengono approvati i lavori di manutenzione straordinaria?
I lavori di manutenzione straordinaria vengono approvati in assemblea condominiale, e per la loro realizzazione è necessario il consenso della maggioranza dei condomini. Le modalità di approvazione possono variare a seconda del tipo di intervento:
• Manutenzione ordinaria: L’amministratore può decidere di eseguire gli interventi senza consultare l’assemblea, a meno che non vi siano richieste specifiche.
• Manutenzione straordinaria: Per lavori che comportano una spesa consistente, è necessaria l’approvazione dell’assemblea. Se l’importo supera una determinata soglia, potrebbe essere necessaria una maggioranza qualificata (ad esempio, due terzi dei voti).
Nel caso in cui l’assemblea non raggiunga un consenso unanime, i lavori possono essere rimandati o modificati fino a trovare una soluzione condivisa.
Quando si può intervenire senza il consenso dell’assemblea?
Ci sono casi in cui è possibile effettuare lavori senza il consenso preventivo dell’assemblea, ma solo in situazioni di urgenza. In questi casi, l’amministratore ha il diritto di intervenire senza aspettare la convocazione dell’assemblea per evitare danni ulteriori all’edificio o per garantire la sicurezza dei condomini. Gli interventi urgenti possono riguardare, ad esempio:
• La riparazione di perdite d’acqua
• Il ripristino di impianti vitali per la sicurezza (es. antincendio)
• La riparazione di danni strutturali che potrebbero compromettere la stabilità dell’edificio
L’amministratore è obbligato a informare l’assemblea il prima possibile dei lavori eseguiti e delle spese sostenute per tali interventi urgenti.
Il ruolo della manutenzione preventiva
Un aspetto importante della gestione condominiale è la manutenzione preventiva, che mira a ridurre il rischio di danni gravi e imprevisti. La manutenzione preventiva consiste in interventi programmati che possono includere, ad esempio:
• La pulizia periodica delle grondaie
• Il controllo delle caldaie e degli impianti di riscaldamento
• La verifica delle condizioni di ascensori e impianti elettrici
Investire in manutenzione preventiva permette di ridurre i costi a lungo termine, evitando interventi straordinari costosi e garantendo la sicurezza e il benessere di tutti i condomini.
In conclusione la manutenzione condominiale è fondamentale per mantenere l’edificio sicuro, funzionale e in buone condizioni. La divisione tra manutenzione ordinaria e straordinaria consente di gestire in modo efficiente le risorse condominiali, ma richiede una buona comunicazione e una corretta gestione dei lavori da parte dell’amministratore e dell’assemblea. Investire nella manutenzione preventiva, inoltre, aiuta a evitare lavori urgenti e costosi, migliorando la qualità della vita nel condominio.







